Mi ricordo che circa sei anni fa, quando ho smesso di avventurarmi per queste lande, avevano già bisogno di valorosi in grado di risolvere i loro problemi, anche se ai tempi solo il pensiero di poter essere utile alla loro causa era solo un'utopia...Oggi mi sento rinato, in comunione con la natura, forse ho trovato nuovi stimoli e una nuova vita da avventuriero.
Ma veniamo al sodo, non sono qui per annoiarvi col mio passato.
Siamo a Morrowindl, o perlomeno il succo del racconto si rifà ad un luogo surreale dell'isola, una sorta di tunnel, dove per avanzare dobbiamo sconfiggere necessariamente i nemici che ci troviamo davanti, senza eccezione alcuna...e si tratta di demoni deformi usciti chissà da quale strato dell'Abisso.
La nostra missione è di ripulire le terre da questi esseri, per poter infine portare in salvo tutta la cittadina elfica che ci ha chiesto aiuto. Nel momento che vi descrivo, tutta la città e' rinchiusa in un potentissimo artefatto, chiamato Loden, e l'unico intoppo alla nostra missione è il portarci appresso uno strano gatto caro agli elfi, di nome Stresa.
Gli elfi non sarebbero contenti se morisse, devono esserci molto affezionati.
In missione con me ci sono Gorash, mio fratello Efestione e Lachdanan. Siamo affiatati, e prima che un gruppo o compagni di Gilda siamo soprattutto amici.
Siamo dunque in questa sorta di Tunnel, e abbiamo di fronte tre schifosi demoni...uno di essi si avventa per qualche strano motivo sul povero gatto, e appena me ne accorgo lo sposto con una spallata e incito il vigliacco a prendersela con me. La battaglia è concitata, e quando regna solo il silenzio uno dei miei compagni è a terra esanime. Siamo sconvolti, io più di tutti, perche nel gruppo è mio compito salvare dal combattimento chi si trova in difficoltà. Lachdanan è morto. Il nostro chierico, la nostra fonte di sopravvivenza nei combattimenti. Non riesco a dire nulla, guardo il suo corpo straziato e sono paralizzato. e' morto da Eroe qual'è, senza grida ne lamenti, ha accettato la sua sorte.
E ora?
Siamo in tre senza chierico, non sappaimo cosa fare. Non c'è modo di resurreggerlo, e continuare questo tunnel maledetto senza un curatore è un suicidio. Preghiamo sperando che le nostre menti riprendano un po' di calma. Un modo per andarse ne c'è, mi fa notare Efestione , con il teletrasporto psichico, ma è un 'azzardo. Poi ci guardiamo in negli occhi e ci diamo coraggio a vicenda. Sono sicuro che Lach (noi lo chiamiamo così) era li con noi e ci stava spronando a mettercela tutta. Siamo della Gilda, siamo Eroi, dimostriamolo. Mentre ci prepariamo alla nuova battaglia, da dietro arriva un demone....
Sia avventa su di me, e mi coglie alla sprovvista. Senza la benedizione divina che Lach mi assicurava i suoi morsi mi entrano nella carne che è un piacere. I miei compagni mi assistono, ma il mostro e pure immune a qualsiasi attacco fisico. Fratello devi pensarci tu.
Sto per morire, la mia pelle non è dura come quella di Gorash, e fingo di morire. Spero che ci creda, ma mentre sono per terra mi assesta ancora un paio di colpi maciullandomi la schiena.
Non sento più rumori, mi alzo e vedo che Efestione l'ha appena disintegrato. Solo più un mucchietto di polvere.
Ci curiamo come possiamo, ed Efestione dà a me e a Gorash una pozione che teneva per i casi eccezionali, un dono degli dei in un giorno speciale.
Dopo aver bevuto la luce divine assiste nuovamente le nostre gesta, e ci sentiamo più rincuorati. Arriva un altro demone, e fortunatamente si avventa su Gorash, perche se fosse andato su di me o su Stresa, non sarei qua a raccontare questa storia...
Lo uccidiamo, e capiamo che il tempo stringe e tra poco ne arriveranno altri. Passiamo avanti dove ce ne sono altri due, li uccidiamo ma accusiamo i loro possenti colpi.
In lontananza vediamo la fine...un gigantesco aracnoide è l'ultimo ostacolo da affrontare, ne siamo sicuri. Mio fratello si fa addosso un sacco di magie di magie di protezione e ci dice: "Lo faccio attaccare su di me, voi picchiate come sapete, anche se non sopravviverò andate avanti e finite la missione".
Il ragnazzo sputa veleno e ci inonda col suo acido del quale fortunatamente siamo ben protetti, e mentre combattiamo scopriamo che solo spade e artigli riescono a danneggiarlo. Gorash tira fuori la sua spada infuocata e comincia a pichiarlo con tutta la furia di un barbaro, io impugno la mia vecchia alabarda e cerco di imitarlo. Anche il gatto ci da una mano, e ogni mano e' ben accetta. Efestione ormai ha il corpo mezzo squarciato e sta per crollare, quando con nostro stupore il Wisteron esala il suo ultimo respiro e cade a terra morto.
Ce l'avevamo fatta.
Non c'e' nemmeno il tempo di curare i nostri corpi martoriati, togliamo la ragnatele a efestione e ci incamminiamo verso la spiaggia.....
Una volta ritornati alla scogliera, la regina Ellenroh ci ringrazia per aver salvato il suo popolo e in premio ci dà uno dei suoi artefatti di maggior valore, lo Scudo di Morrowindl. Il premio non ci interessava a quel punto, ma è stata la ciliegina sulla torta di una giornata e di un'avventura indimenticabile che rimarra' per sempre nei nostri cuori e nelle nostre anime.
Onore agli Eroi
Shevron Kenan'Or, Stormbringer
Ps: scusate errori di ortografia ma non ho voglia di rileggere
spero di aver scritto tutto senza aver tralasciato nulla di importante.
Ah, se avete letto fino a qua, un ENORME GRAZIE perchè sono stato a dir poco lungo e noioso
