Nel nome dimenticato di Dio (ebook su tempora Sanguinis)
Inviato: mar dic 13, 2016 10:32 am
«E così Gabriel creò i confini e noi vivemmo per sempre protetti dai mostri che ci sono dall’altra parte.»
I due mocciosi seduti sulla sabbia la guardarono sorridenti. «Nonna Arianna, chi era il più forte tra tutti gli dèi?»
La vecchia si appoggiò al bastone, mentre la folla iniziava ad accalcarsi all’ingresso dell’arena. Le faceva piacere parlare con qualcuno e i ragazzini erano gli unici che la ascoltassero. «Gli dèi sono i creatori.» rispose «La loro forza dipende dalle loro creazioni.»
«Dryden cosa ha creato?»
«Le foreste, gli animali, i draghi.»
«Martinus?»
«Il mare e le montagne.»
«Sybil?»
«Lei creò l’arte.»
«E Gabriel?»
«Gabriel ha creato gli dèi. Lui è stato il primo di tutto e di tutti.»
«Quindi è lui il più forte di tutti?»
La vecchia sorrise. «Penso proprio di sì.»
«E chi ha creato noi?»
Una lacrima scese dall’occhio incavato della donna, solcò le rughe del volto, e cadde sul lercio mantello. Si alzò con fatica aiutandosi col bastone di legno e si avvicinò al curioso bambino. Gli accarezzò i capelli sporchi e infine sussurrò: «Non lo ricordo.»
«Ted! Ken!» i nomi dei due ragazzi emersero dal brusio confuso della folla, un uomo in abiti semplici si avvicinò a loro con fare minaccioso. «Vi sto cercando da un paio d’ore.»
«Scusa papà.» balbettarono assieme i ragazzi.
«Presto, alzatevi che sta per iniziare l’incontro, facciamo poi i conti a casa.»
Non disse una parola ad Arianna, ma le lanciò un’occhiata carica di rancore.
«Papà, lo sai che Gabriel è il più forte di tutti gli dèi?»
«Gli dèi non esistono e dovete smettere di ascoltare le chiacchiere di quella vecchia pazza.»
L’anziana sospirò e lenta si avviò all’ingresso dell’arena. Anche lei era proprio curiosa di vedere quell’incontro.
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I due mocciosi seduti sulla sabbia la guardarono sorridenti. «Nonna Arianna, chi era il più forte tra tutti gli dèi?»
La vecchia si appoggiò al bastone, mentre la folla iniziava ad accalcarsi all’ingresso dell’arena. Le faceva piacere parlare con qualcuno e i ragazzini erano gli unici che la ascoltassero. «Gli dèi sono i creatori.» rispose «La loro forza dipende dalle loro creazioni.»
«Dryden cosa ha creato?»
«Le foreste, gli animali, i draghi.»
«Martinus?»
«Il mare e le montagne.»
«Sybil?»
«Lei creò l’arte.»
«E Gabriel?»
«Gabriel ha creato gli dèi. Lui è stato il primo di tutto e di tutti.»
«Quindi è lui il più forte di tutti?»
La vecchia sorrise. «Penso proprio di sì.»
«E chi ha creato noi?»
Una lacrima scese dall’occhio incavato della donna, solcò le rughe del volto, e cadde sul lercio mantello. Si alzò con fatica aiutandosi col bastone di legno e si avvicinò al curioso bambino. Gli accarezzò i capelli sporchi e infine sussurrò: «Non lo ricordo.»
«Ted! Ken!» i nomi dei due ragazzi emersero dal brusio confuso della folla, un uomo in abiti semplici si avvicinò a loro con fare minaccioso. «Vi sto cercando da un paio d’ore.»
«Scusa papà.» balbettarono assieme i ragazzi.
«Presto, alzatevi che sta per iniziare l’incontro, facciamo poi i conti a casa.»
Non disse una parola ad Arianna, ma le lanciò un’occhiata carica di rancore.
«Papà, lo sai che Gabriel è il più forte di tutti gli dèi?»
«Gli dèi non esistono e dovete smettere di ascoltare le chiacchiere di quella vecchia pazza.»
L’anziana sospirò e lenta si avviò all’ingresso dell’arena. Anche lei era proprio curiosa di vedere quell’incontro.
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